Avete mai fatto campagne con gli Influencer?
Se la risposta è SI, probabilmente avrete affrontato qualcuno di questi problemi.
L’ENGAGEMENT NON SI CONVERTE AUTOMATICAMENTE IN CONVERSIONI
Non è affatto vero che l’engagement creatosi grazie a un influencer porti automaticamente a conversioni. Commenti, mi piace e condivisioni possono generare interesse e instaurare interazioni produttive, sì, ma è raro che tali azioni aumentino il numero di click relativi a un dato post sul sito web.
CONTATTI FASULLI
Un altro problema di non facile soluzione è la presenza dei cosiddetti fake accounts. Accounts fasulli creati automaticamente sono inconvenienti che le principali piattaforme social media faticano ad arginare. Si stima che nella sola Facebook ve ne siano a milioni. E al pari dei contatti fasulli, la presenza di ghost followers o utenti inattivi è altrettanto gravosa e debilitante.
REAZIONI IMPREVEDIBILI DEL PUBBLICO
Non sempre si riesce a controllare l’impatto che un dato post o una data immagine avranno sulla piattaforma. Molto spesso, non appena ne hanno l’occasione, molti utenti prendono gusto a lasciare commenti negativi o provocatori, sperando di scatenare una piccola faida o rissa collettiva. Questo è uno dei problemi più frequenti cui capiti di avere a che fare, quando si gestiscono delle pagine sui social media, Facebook in primis.
MA A TUTTO QUESTO C’È RIMEDIO?
Pensate al Programmatic Influencer Marketing come al preparare una torta. Segui semplicemente la ricetta, aggiungendo tutti gli ingredienti sotto forma di dati demografici del pubblico, portata del pubblico, tempi, uova, farina e quello che vuoi che i tuoi influencer pubblichino. Poi infilatelo nel forno e quando la torta è pronta, avrete raggiunto milioni di potenziali clienti attraverso i nostri influencer. Mhmm gustoso! Ora andiamo sul piano tecnico.
Programmatic Influencer Marketing è l’acquisto algoritmico di post sponsorizzati nei Social di Influencers con la selezione di un pubblico specifico. Il pubblico può essere segmentato in base al sesso, all’età e agli interessi, e geograficamente. Acquistando i post degli Influencer in modo programmatico, puoi decidere la foto, la didascalia e la tempistica del tuo annuncio (post sponsorizzato), senza doverlo gestire manualmente, tutto automatizzato.
Il Programmatic Influencer Marketing si concentra sulla scalabilità e l’alto risultato, piuttosto che sulla selezione individuale di Influencer e publisher. In questo modo è possibile gestire campagne con un gran numero di Influencers, senza essere bloccati in contratti a lungo termine con singoli Influencers o non avere idea se abbia avuto un impatto reale e misurabile sulle campagne.
Mi sembra evidente che la risposta è si, i sistemi attuali non garantiscono altrettanta precisione e scalabilità.
Appassionato di nuove sfide per far crescere le imprese, con l’obiettivo di contribuire ad aumentarne i ricavi. Si dedica al search engine marketing dal 1999, lavorando con le principali agenzie internazionali. In seguito, allarga le conoscenze al mondo del Programmatic Advertising, diventandone uno dei maggiori esperti italiani, tanto da aver aperto il blog Programmatic RTB, ed è fondatore di Kahuna, è l’unica agenzia indipendente in Italia specializzata nell’uso dei dati per marketing e advertising, con un team manageriale e di consulenza con oltre 30 anni di esperienza cumulata nel Digital. Si stima che entro 3 anni oltre il 90% del digital advertising globale sarà erogato tramite nuove tecnologie: in Italia questa percentuale oggi è del 50% in crescita.