Negli ultimi 10 anni non c’è stata praticamente nessuna evoluzione nell’esperienza dell’utente mobile – nonostante il fatto che nel 2020 gli smartphone siano praticamente incollati al palmo delle nostre mani. Il design cosiddetto responsive (ovvero che si auto-adatta allo schermo di un cellulare o di un computer desktop) è stato introdotto nei primi anni 2000 e l’app store è stato lanciato nel 2008.

Ma fino a poco tempo fa, queste erano le uniche due grandi innovazioni.

Per citare Forrester, restringere il sito per adattarlo a un piccolo schermo non è sufficiente. Non è sufficiente perché i consumatori si comportano in modo diverso sul cellulare e abbiamo bisogno di una soluzione che tenga conto di questi comportamenti (ad esempio, i dati di Google dimostrano che è molto meno probabile che gli utenti aspettino che un sito si carichi sul cellulare, quindi l’esperienza deve essere fulminea).

Cosa c’è di sbagliato nelle app tradizionali? Beh, nel contesto dell’e-commerce, come consumatore, è probabile che io non voglia scaricare un’app per ogni negozio con cui faccio acquisti. Non solo questo ingombra il mio dispositivo, ma se sono nel bel mezzo della ricerca di un vestito, per esempio, dovrei interrompere quell’esperienza per essere reindirizzato all’app store, inserire il mio Apple ID/password e attendere che l’app venga scaricata. Questi passaggi rappresentano una barriera significativa all’ingresso.

Inoltre, uno studio di Google ha rilevato che l’80% degli utenti cancella l’app entro 3 mesi dal download. Il che è una cattiva notizia per le aziende, perché le app sono dolorosamente costose e lunghe da costruire sia per iOS che per Android.

Ma ecco il vero problema: entrambe le esperienze mobile (app tradizionali e responsive design) non riescono a risolvere uno dei principali punti dolenti che la maggior parte delle aziende di e-commerce e non solo hanno in comune.

Noi lo chiamiamo “Mobile Conversion Gap”.

Il gap di conversione mobile è essenzialmente quando un sito di e-commerce ha un alto traffico mobile ma un basso tasso di conversione da mobile. I consumatori visitano il sito su mobile, ma non si convertono.

Le medie del settore suggeriscono che l’AOV (valore medio dell’ordine) sul desktop è superiore del 50% rispetto al mobile e quasi l’80% degli articoli nei carrelli mobili sono abbandonati.

Circa il 62% del traffico online proviene da smartphone, ma il mobile rappresenta solo il 23% delle conversioni. Si tratta di un divario di conversione del 39%. Non si tratta solo di spiccioli persi, ma anche di entrate importanti che fanno la differenza, se ha questo aggiungiamo il budget delle campagne sprecato, si capisce che parliamo di grosse cifre perse.

Le aziende che non riusciranno a colmare questo divario negli anni a venire si troveranno in una posizione di pericoloso svantaggio.

Ecco perché Kahuna ha dedicato il tempo e le risorse allo sviluppo di una soluzione a questo problema per conto dei nostri clienti.

La soluzione è innegabilmente PWA (Progressive Web Apps), il futuro del MCOMMERCE, ma ANCHE DELL’E-COMMERCE stesso.

Cosa sono le PWAS? I PWAs combinano la scopribilità del web con le capacità mobile-friendly di un’app. Sono ricercabili tramite Google come qualsiasi altro sito web, in modo che i consumatori non debbano interrompere la loro esperienza di shopping con una deviazione all’app store. E poiché i PWA pre-cache del sito sono parti del sito, il risultato è un’esperienza fulminea che si traduce in visitatori impegnati, conversioni maggiori e migliori classifiche SEO. Più un consumatore si impegna con loro, più veloce diventa l’esperienza.

Ecco alcuni vantaggi di alto livello del PWA:

  • Tempi di carico quasi istantanei
  • Naviga offline o con una larghezza di banda minima
  • Esperienza simile ad una app con un eccellente UX
  • Notifiche push
  • Scopribile tramite la ricerca – alta equità SEO organica
  • Compatibilità omni-dispositivo
  • Icona della schermata iniziale
  • Capacità del dispositivo (telecamera, lettori di codici a barre, posizione, giroscopio, ecc.)
  • Ricerca vocale e per immagini

E ancora…

  • Progressive – Funzionano per ogni utente, a prescindere dal browser scelto perché sono costruite alla base con principi di miglioramento progressivo.
  • Responsive – Si adattano alle varie dimensioni dello schermo: desktop, mobile, tablet, o dimensioni che potranno in seguito rendersi disponibili.
  • Indipendenti dalla disponibilità della connessione – I Service worker consentono di far funzionare l’applicazione offline, in mancanza di connessione o con connessioni a bassa qualità.
  • App-like – Si comportano con l’utente come se fossero delle app native, in termini di interazione e navigazione.
  • Aggiornate – Le informazioni sono sempre aggiornate grazie al processo di aggiornamento dei dati offerto dai service worker.
  • Sicure – Vengono esposte su protocollo HTTPS per evitare che la connessione esponga informazioni o che i contenuti vengano alterati.
  • Discoverable – Vengono identificate come “applicazioni” grazie al manifesto W3C e al service worker registration scope che consente ai motori di ricerca di trovarle.
  • Riattivabili – Rendono facile la riattivazione dell’applicazione grazie a capacità quali le notifiche push.
  • Installabili – Consentono all’utente di “salvare” le app che considera più utili con la corrispondente icona sullo schermo del proprio terminale mobile (home screen) senza che si debba affrontare tutti i passaggi e problemi legati all’uso dell’app store.
  • Linkabili – Facilmente condivisibili tramite l’URL e non richiedono complesse installazioni.

Il termine Progressive si riferisce al fatto che, dal punto di vista dell’esperienza utente, queste applicazioni possono abilitare una serie di funzionalità aggiuntive alle normali pagine web a seconda delle funzionalità offerte dal dispositivo. Ad esempio il browser può proporre all’utente di salvarle nella schermata home del terminale mobile, per essere percepite a tutti gli effetti come delle app native.

Diverse aziende hanno riscontrato notevoli miglioramenti in diversi indicatori chiave di prestazione, come un aumento nel tempo speso nel sito o nelle conversioni dei nuovi utenti.

  • Care aziende è arrivato il momento di fare un salto di qualità, se appartenete alla categoria degli innovatori che non aspettano che il tempo passi e che i problemi si risolvano da soli, CONTATTATECI!!!