Ormai negli Stati Uniti le aziende, quando cercano nuovo personale nei reparti marketing, aggiungono sempre più spesso la parola tecnologia al titolo, da marketing manager a marketing technology manager, perchè il marketing è già adesso diventato una delle funzioni più dipendenti dalla tecnologia nel mondo del business.

Non è una brutta cosa tranquilli.

Perché oggi, i clienti si aspettano e richiedono un’esperienza d’acquisto rilevante e scorrevole. Sono abituati a campagne di marketing basate sui loro gusti e che anticipano le loro necessità, e soprattutto vogliono campagne pubblicitarie non più pensate per la massa, uguali per una casalinga e un idraulico, ma personalizzate per ogni singola persona, vogliono un marketing 1:1.

Come fare?

Primo passo: Conosci l’inbound marketing? viene applicato nella tua azienda?

L’inbound marketing è noto per essere la metodologia più efficace per fare business.

Tipicamente le agenzie vendono l’inbound come un processo dove il focus è il contenuto, post su Facebook, post sul blog, email, ma nel 2019 come abbiamo detto, la tecnologia ormai ha fatto passi da gigante e l’inbound con essa.

L’INBOUND MARKETING NEL 2019

L’inbound marketing nel 2019 non ha più il suo centro nel contenuto, ma nella tecnologia, che permette di fare cose fino a poco tempo fa impensabili.

Un esempio?

Conosci le CDP? Le Customer Data Platform?

La Customer Data Platform “è un concetto importante e rappresenta uno dei pochi cambiamenti fondamentali nella tecnologia utilizzata nel marketing nell’ultimo decennio, perché sposta il controllo del database clienti (vedi CRM o altri sistemi utilizzati) dall’IT ai marketing manager. Questo è estremamente importante perché l’IT ha già molte altre incombenze e non è in grado di supportare il reparto marketing come c’è ne sarebbe bisogno, mentre così il marketing ha almeno la possibilità di stare al passo con se stesso”.

IL NUOVO ‘INNOVATION TRIGGER’ DEL MARKETING

Forse avete sentito parlare dei silos nel marketing.

L’utilizzo dei silos riduce l’efficienza delle comunicazioni di una società. Ogni canale è in competizione per attirare l’attenzione dei consumatori. Così, l’impatto del messaggio di ciascun canale annega nel rumore di fondo.

Il collegamento di questi elementi, tuttavia, è fondamentale per il marketing moderno e una delle ragioni principali della crescita di un nuovo tipo di piattaforma, la Customer Data Platform (CDP).

Che cos’è un CDP?
Secondo Gartner, “una customer data platform (CDP) è un database clienti integrato gestito dal reparto marketing che unifica i dati dei clienti di un’azienda provenienti da tutti i canali di comunicazione, non solo social, APP, email, Google, Programmatic, ma anche dai sistemi di vendita e assistenza per consentire la modellazione dei clienti e guidare l’esperienza dei clienti”.

Il CDP è in grado di risolvere molti dei problemi fondamentali che i moderni marketing manager devono affrontare ogni giorno, ma forse la cosa più importante è che le CDP consentono la completa proprietà e il controllo dei dati, che è la chiave per comprendere il vero marketing e le performance pubblicitarie.

VANTAGGI PRINCIPALI DI UNA CDP

Una visione unificata del cliente
Cucire senza soluzione di continuità le diverse fonti di dati dei clienti insieme, attraverso una chiave comune per creare, mantenere e agire su un’unica base certa.

Miglioramento dell’efficacia delle inserzioni
Abilita la limitazione intelligente della frequenza delle impression, l’attribuzione dettagliata del percorso di conversione e crea il modello ottimale del media mix.

Personalizzazione avanzata
La capacità di personalizzare la comunicazione e le inserzioni 1:1

Ottimizzazione delle applicazioni mobili
Modificare i contenuti al volo senza mai dover riprogrammare l’app e ripresentare l’app all’app store per l’approvazione.

Analisi cross-channel migliorata
Ottenere un’analisi attendibile sulla customer journey dei clienti.

GDPR risolto
Unificando i profili da tutte le fonti possibili e immaginabili con le CDP si risolve anche definitivamente il problema di rispettare il GDPR, in quanto con questa piattaforma se un utente richiede di cancellare i dati su se stesso da una delle property dell’azienda, esempio sito web, app o altro, la cdp provvede a cancellare i dati su tutte le property dell’azienda.

DMP E CDP: QUAL È LA DIFFERENZA?

Il confine tra DMP e CDP è diventato sempre più confuso.

Le DMP sono stati inventate per sfruttare i dati per migliorare la capacità di prospetting, ovvero di trovare nuovi clienti. Le DMP utilizzano per lo più dati di terze parti per aiutare gli inserzionisti ad acquisire segmenti di pubblico basati su dati demografici, interessi e altri attributi.

Le CDP, d’altra parte, è specializzato nella raccolta, nella proprietà e nell’utilizzo di dati di prima parte. Mentre le DMP sono principalmente focalizzati nella prima parte del funnel, le CDP si concentra sull’ultima parte ovvero la conversione e la fase di loyalty. Una CDP, infatti, aiuta, accelerare e migliora il lavoro svolto dalla DMP.

Se non sapete come sopravvivere a questi cambiamenti chiamateci.

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AUTORE

Paolo Serra

Appassionato di nuove sfide per far crescere le imprese, con l’obiettivo di contribuire ad aumentarne i ricavi. Si dedica al search engine marketing dal 1999, lavorando con le principali agenzie internazionali. In seguito, allarga le conoscenze al mondo del Programmatic Advertising, diventandone uno dei maggiori esperti italiani, tanto da aver aperto il blog Programmatic RTB, ed è fondatore di Kahuna, è l’unica agenzia indipendente in Italia specializzata nell’uso dei dati per marketing e advertising, con un team manageriale e di consulenza con oltre 30 anni di esperienza cumulata nel Digital. Si stima che entro 3 anni oltre il 90% del digital advertising globale sarà erogato tramite nuove tecnologie: in Italia questa percentuale oggi è del 50% in crescita.