[vc_row][vc_column][vc_column_text]Programmatic-advertsing-italia

La Meta-DSP è un’innovativa piattaforma di trading che unifica le DSPs leader del mondo attraverso un singolo punto di ingresso, in altre parole una sorta di aggregatore, creando una visione olistica dell’ecosistema media. Lo scopo dichiarato dalle società di Meta-DSP, è fornire dati aggregati da più tecnologie per dare ai clienti una visione migliore delle offerte e delle inventory da acquistare.

Quali sono i vantaggi di utilizzare una Meta-DSP?

Nessuna delle DSP è uguale ad un’altra e ciascuna porta i propri punti di forza e di debolezza. In teoria i clienti delle Meta-DSP, dovrebbero essere in grado di vedere le differenze di prezzi fra le offerte, garantendo così un risparmio di soldi e allo stesso tempo di poter acquistare un inventario di qualità migliore.

Un esempio è The Exchange Lab acquistata a dicembre da GroupM.

Un altro esempio è Affiperf di Havas.

Nonostante siano realtà in crescita come tutto il mercato del programmatic, le meta-DSP trovano ancora poco riscontro nel mercato anche se diversi test su campagne internazionali, abbiano evidenziato delle differenze fra DSP, a volte piuttosto notevoli sia sulla quantità di inventory mostrata, sia sulla qualità delle offerte.

Bisogna anche specificare che molti trading desk offrono il collegamento a due o più DSP, garantendo comunque una ottima copertura, soprattutto se le campagne non sono di dimensione globale.

Il prezzo dell’inventory cambia tra DSP, cosa che può essere determinata da diversi fattori, ad esempio:

  • Da quanti potenziali inserzionisti sono attivi in quel momento sulla DSP.
  • Exchange a cui sono collegate le DSP.
  • Conseguenza del secondo punto, sono le SSP a cui sono collegate.
  • DSP che hanno accesso a spazi premium o solo di bassa qualità, oppure sono collegate a SSP che hanno accordi di spazi garantiti etc.

A proposito, se ve l’ho siete chiesto, esistono anche le Meta-SSP, un esempio Select Media.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]