Se stai utilizzando Google Analytics hai un GROSSO GROSSO problema che ti sta facendo perdere un mucchio di soldi!!!

Ma se hai 5 minuti lo possiamo risolvere.

Perché Google Analytics ti ha già fatto perdere un sacco di soldi?

Devo fare una piccola introduzione per farti capire qual è il problema.

Tutti i sistemi di analytics per assegnare una conversione, devono poterla attribuire a qualcosa (pagina, canale etc.).

Non parlo di cose inventate da poco che non utilizza nessuno o che sono delimitate al mondo digital, anzi esistono da molto tempo, anche se apparentemente potreste essere portati a pensare che non sia così.

Attribuzione nel mondo offline

Negli anni ’50 è dove si trovano le radici dei modelli di marketing mix (MMM). Questo approccio ha guadagnato popolarità negli anni ’80, in quanto includeva la copertura cross-channel di tutti i tipi di media che sono stati utilizzati per incoraggiare le conversioni.

Le MMM erano uno strumento utile, in parte a causa della mancanza di alternative praticabili. Oggi, questi vecchi modelli di attribuzione sono in ritardo sul mondo digitale, e le aziende che ancora si affidano a loro mancano di informazioni e intuizioni preziose.

I MMMs sono troppo lenti per il mondo online, fornendo spesso risultati settimane dopo che una campagna è stata completata, piuttosto che durante una campagna. Svolgono anche un cattivo lavoro di misurazione della brand equity, che spesso porta a spese eccessive per le attività nella parte bassa del cosiddetto funnel marketing e a spese insufficienti quando si tratta di sviluppo del brand per coloro che hanno bisogno di una maggiore motivazione per agire. Queste e altre carenze rendono il modello MMM inefficace, soprattutto per le organizzazioni che non hanno ancora avviato la trasformazione digitale (Digital Trasfomation).

Fortunatamente, il passaggio al mondo digitale ha fornito alle aziende strumenti e tecniche che hanno rivitalizzato i modelli di attribuzione, rendendo possibile seguire ogni passo del percorso del cliente.

Non capita mai che un cliente digiti semplicemente un indirizzo web ed effettui un acquisto, motivo per cui vengono utilizzati i modelli di attribuzione per garantire il successo del marketing multicanale.

Che cosa sono i modelli di attribuzione?

Forse non tutti sanno che i classici sistemi di tracciamento, come Google Analytics, assegnano la vendita o il lead o quello che avete scelto come obiettivo, all’ultima interazione.

Per fare un esempio se una persona effettua un acquisto, vedrete che l’acquisto è arrivato magari da Google Ads (Adwords) con una keyword brand, ma nella realtà, quella persona, ha fatto un lungo percorso chiamato customer journey per arrivare li.

Ovvero che la decisione di comprare il prodotto l’ha presa attraverso un percorso di più interazioni con voi (statisticamente dalle 20 alle 50). La conseguenza è che vedrete, non il processo di acquisto, ma solo il dopo, quando ha già deciso, ignorando totalmente quale dei canali hanno avuto il VERO impatto nella vendita.

Google Analytics lavora con il modello di attribuzione denominato “da un’unica fonte“, nel suo caso specifico, si tratta del Last Cookie Win, ovvero che la conversione viene attribuita solo all’ultima interazione.

Questo tipo di attribuzione è facile da implementare, ma non tiene conto di tutte le interazioni che il cliente può avere con la vostra azienda dopo il primo contatto iniziale, che ovviamente cambierà il valore percepito di qualsiasi altro canale.

Come è facilmente intuibile, calcolare il budget da distribuire nelle campagne tenendo conto del solo ultimo canale di interazione è un metodo estremamente fallace, ed è per questo che state perdendo un mucchio di soldi senza rendervene neanche conto.

Come dovrebbe funzionare il vostro sistema di analytics e la conseguente reportistica per prendere le giuste decisioni?

Con l’Attribuzione Multi-Source

Con l’attribuzione multi-source o multi-touch, ad ogni canale che contribuisce alla vendita finale viene dato il suo credito dovuto.

Questo metodo offre una visione molto più completa del processo di vendita, e tiene conto di quanto ogni canale abbia effettivamente contribuito alla vendita finale. Esistono diverse piattaforme di analytics che utilizzano i modelli Multi-Source, ma non GOOGLE sorry.

Qual è il futuro dell’Attribuzione?

Mentre l’attribuzione multicanale è il sistema utilizzato attualmente, alcuni esperti prevedono cambiamenti che renderanno il processo ancora più efficace.

Ridistribuzione automatica della spesa pubblicitaria

I sistemi di attribuzione che si automatizzano possono essere realtà in un futuro non troppo lontano. L’idea è che gli strumenti di attribuzione ridistribuiranno automaticamente il vostro budget pubblicitario in brevi intervalli di tempo, così il vostro ROI è sempre ottimizzato. Questo libererà budget e tempo per i membri del team che di solito eseguono questi compiti, che potranno usare per cose più strategiche come il Copy per le Sales Letter (ma questo è un altro argomento che vedremo insieme un’altra volta).

Attualmente questa operazione è possibile farla manualmente, che è sempre meglio che fare budget di spesa mensili o annuali e vedere come va, avete presente le solite tabelline che fate in excel?

Non importa dove si trova la vostra azienda nella sua trasformazione digitale, la scelta di passare ad un modello di attribuzione Multi-Source che funziona è fondamentale.

Allora cosa vi manca per essere marketing oriented? Contattarci è ovvio, per i nostri corsi di formazione o per la nostra consulenza.

Vi aspetto!!!

http://kahuna.guru/contatti/

AUTORE

Paolo Serra

Appassionato di nuove sfide per far crescere le imprese, con l’obiettivo di contribuire ad aumentarne i ricavi. Si dedica al search engine marketing dal 1999, lavorando con le principali agenzie internazionali. In seguito, allarga le conoscenze al mondo del Programmatic Advertising, diventandone uno dei maggiori esperti italiani, tanto da aver aperto il blog Programmatic RTB, ed è fondatore di Kahuna, è l’unica agenzia indipendente in Italia specializzata nell’uso dei dati per marketing e advertising, con un team manageriale e di consulenza con oltre 30 anni di esperienza cumulata nel Digital. Si stima che entro 3 anni oltre il 90% del digital advertising globale sarà erogato tramite nuove tecnologie: in Italia questa percentuale oggi è del 50% in crescita.