La monetizzazione dei dati (Data monetization) è l’atto di trasformare i dati aziendali in valuta. La valuta può essere sotto forma di soldi effettivi, ma si riferisce anche a dati utilizzati come merce di scambio, come miglioramento di un prodotto o servizio o della creazione di nuovi prodotti o servizi.
Il termine monetizzazione dei dati è diventato di moda con l’aumentato della disponibilità di dati di tutti i tipi. Poiché a livello internazionale chi si trova in una posizione, come direbbero gli Americani di C-Level, comprendono e riconoscono il valore dei dati, e dato che il mondo continua ad essere dotato di sensori e analisi in tempo reale, i dati continueranno ad essere un business in piena espansione.
Ma proprio come viene definito il termine può differire da una persona all’altra. Doug Laney e Olive Huang, due ricercatori di Gartner, ad esempio, fanno riferimento alle pratiche di monetizzazione dei dati come dirette (dati venduti o scambiati) o indirette (i dati diventano la base per nuove offerte di prodotti o servizi). L’esempio è Wal-Mart con il suo portale di trading (Retail Link) e Alibaba con le sue offerte di finanza personale mirate, le due aziende hanno costruito con successo una opportunità di monetizzazione dei dati.
Barbara H. Wixom, ricercatrice principale presso il MIT Center for Information Systems Research, invece, suggerisce che ci sono tre modi distinti per monetizzare i dati. Nella sua nota di ricerca del 2014 “Cashing in on your Data”, ha elencato i tre approcci di monetizzazione dei dati come vendita, scambio o wrapping.