Il Programmatic Advertising è uno strumento per la pubblicità online che consente di raggiungere il target corretto, al momento giusto al minor costo

La vera rivoluzione del Programmatic Adv è la possibilità di poter leggere e interpretare i dati, per definire la migliore strategia marketing e di visibilità online con il cliente tipo.

Una sorta di pubblicità computerizzata che si basa essenzialmente sulla analisi dei dati e del target degli utenti che vogliamo raggiungere.

Gli algoritmi sono, infatti, in grado di studiare continuamente i comportamenti online dei consumatori, estraendo il maggior numero di informazioni possibili: comportamenti, gusti, passioni, abitudini di ricerca, interessi.

Va da sé che, numeri alla mano, il messaggio pubblicitario arrivi in modo più puntuale e preciso al nostro potenziale acquirente, alla nostra “personas” (nel marketing si chiama “personas” il cliente fittizio che viene costruito attraverso lo studio di mercato).

DIFFERENZA TRA PROGRAMMATIC ADVERTISING E GOOGLE DISPLAY

Ora che abbiamo capito meglio cosa sia il Programmatic advertising viene spontaneo chiedersi quali siano le differenze tra questo metodo e la pubblicità digitale attraverso la rete Display messa a disposizione da Google.

Si parla in entrambi i casi di annunci sul web, di spazi pubblicitari comprati all’asta e di utenti a cui far vedere la pubblicità online, ma le diversità esistono e sono evidenti.

Prima di tutto: Adwords (dal 2018 diventato Google Ads) è un singolo DSP (significa Demand Side Platform), mentre il Programmatic sfrutta l’utilizzo combinato di più piattaforme per acquistare spazi pubblicitari sul web, di conseguenza, la sua azione è più efficace e persuasiva.

Altra caratteristica che fa la differenza è la capacità di segmentare il pubblico a cui mostrare gli annunci. Sicuramente le piattaforme di Programmatic sono in grado di selezionare più dettagliatamente il target.

Sia Google Ads sia Programmatic ADV permettono il targeting contestuale, ma la prima piattaforma sembra essere più attenta alle parole chiave, infatti, su di essa si può agire sia sulle keyword sia sulle categorie.


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CAMPAGNE DI ACQUISIZIONE PROGRAMMATIC PIÙ COMUNI

  • 1) Contextual Keyword: indirizzamento del messaggio pubblicitario sulle pagine web che contengono parole chiave rilevanti per la campagna; redatta una lista di keyword e caricata in piattaforma, gli ads saranno visibili solo nei siti il cui contenuto risulti attinente alla lista stessa;
  • 2) Category Targeting: le piattaforme di programmatic advertising forniscono un’accurata categorizzazione dei siti internet rendendo estremamente semplice ed immediata la possibilità di indirizzare la propria strategia di comunicazione verso aggregati di siti accomunati dal tipo di contenuto/argomento trattato;
  • 3) Similar Audience: possibilità di estendere la campagna verso utenti simili per caratteristiche, comportamenti e interessi a quelli che transitano nel sito internet dell’advertiser, targetizzazione di solito utilizzata per ampliare le liste di remarketing;
  • 4) Affinity Audience: sono le campagne pubblicitarie basate sui dati di terza parte: è possibile, infatti, acquistare in programmatic e quindi targetizzare liste di audience in base a svariati criteri: socio demo, interessi, manifestato intento di acquisto verso specifici servizi o tipologie di prodotto.

PROGRAMMATIC ADVERTISING PER L’ECOMMERCE

Il Programmatic Advertising sta cambiando i processi dell’e-commerce perché offre una risposta ottimale per il rapporto tra il brand e il consumatore.

FUNNEL DI ACQUISIZIONE CLIENTI

L’adozione di un sistema di programmazione pubblicitaria computerizzata consente di accompagnare l’utente lungo tutto il funnel, dal primo approccio al brand fino alla conversione (con funnel si identifica nel marketing quel percorso ad imbuto formato da diversi passaggi, attraverso i quali un utente deve necessariamente passare prima di trasformarsi in cliente acquistando il nostro prodotto), consente di “rincorrerlo” in rete qualora non abbia ultimato l’acquisto o abbia mostrato interesse per prodotti simili al nostro (questa funzione si chiama “retargeting”).

I dati delle piattaforme, inoltre, permettono di conoscere molto bene il mercato di riferimento di un’azienda, arrivando ad analizzare profondamente le abitudini e i gusti dei consumatori.

Una serie di informazioni estremamente utili non solo per ciò che concerne le strategie di acquisizione ma anche di fidelizzazione e marketing.

VANTAGGI DEL PROGRAMMATIC ADVERTISING: PERCHÉ LE AZIENDE LO SCELGONO?

KPI DEL PROGRAMMATIC

Prepararsi, fissare gli obiettivi e diventare creativi

Se sei pronto ad aumentare le prestazioni del tuo brand con il programmatic, dovrai prima fissare gli obiettivi e pensare alla tua strategia creativa.

Impostare i KPI

I tuoi obiettivi di performance ti aiuteranno a determinare le impostazioni della tua campagna pubblicitaria. Per esempio, se il tuo obiettivo è quello di aumentare il traffico verso il sito web, vorrai selezionare opzioni di targeting più ampie e distribuire un messaggio creativo più ampio.

Ecco alcuni obiettivi comuni che il programmatic aiuta a raggiungere:

  • Aumentare la brand awareness
  • Trovare nuovi clienti
  • Aumentare le conversioni dei clienti esistenti
  • Aumentare il ROI e le metriche pubblicitarie
  • Diminuire la spesa pubblicitaria complessiva
  • Aumentare la visibilità degli annunci
  • Essere più efficiente nel raggiungere il tuo pubblico di riferimento

Formati più diffusi

Le piattaforme programmatic permettono di creare campagne utilizzando banner tradizionali, video, annunci nativi e/o in-app – “creativi”. Ogni metodo vi permette di raggiungere i clienti in un modo leggermente diverso, e dovrete scegliere il metodo o la combinazione di metodi più in linea con i vostri obiettivi specifici.

Diamo un’occhiata in modo un po’ più dettagliato:

  • BANNER ADS: I banner pubblicitari sono molto efficaci per costruire la brand awareness e raggiungere un vasto pubblico. Sono anche efficaci nel retargeting dei clienti esistenti, con un rispettabile 0,7% di CTR quando vengono utilizzati in questo modo. Ma il vero valore dei banner pubblicitari è “top of funnel” – mantenere il tuo marchio in primo piano ed educare i potenziali clienti.
  • VIDEO ADS: I video hanno il vantaggio di usare l’audio, il movimento e la narrazione per catturare l’attenzione dei clienti. Gli annunci video hanno un CTR di circa 0,2%. Tuttavia, ancora una volta, gran parte del valore fornito dagli annunci video deriva dalla brand awareness. Oltre a guardare il CTR, tieni d’occhio il VTR (view-through rate), il numero di visualizzazioni complete che il tuo annuncio video riceve. Questo è il miglior punto di riferimento per capire quanto sei stato efficace nel raggiungere il tuo pubblico.
  • NATIVE ADS: Gli annunci nativi sono annunci “in stile editoriale” che si fondono con il contenuto del sito web su cui vengono visualizzati. La sensazione è che siano parte organica del giornale, e hanno un CTR di circa lo 0,2%. Gli annunci nativi sono particolarmente utili per portare traffico mirato e di alta qualità al tuo sito.
  • IN-APP ADS: Gli annunci in-app sono come suggerisce il nome visualizzati sulle app dei cellulari. Hanno un CTR relativamente alto dello 0,58%. Gli annunci in-app sono un metodo particolarmente efficace per promuovere la propria app tramite l’acquisizione di utenti mobili a pagamento.

KAHUNA PROGRAMMATIC SPECIALIST

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