Nel 2025, il panorama della SEO continuerà a evolversi rapidamente, influenzato da tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, la crescita delle ricerche vocali e l’aumento dei contenuti multimediali. Con oltre il 92,3% degli utenti a livello globale che accedono a internet tramite dispositivi mobili, è fondamentale per le aziende adeguarsi a queste tendenze emergenti per mantenere la propria competitività.

1. Content is king, se non è fatto con ChatGPT

O per meglio dire se non sai come si fa…

L’intelligenza artificiale sta trasformando la SEO e nel 2025 diventerà ancora più centrale grazie a strumenti come Google RankBrain e MUM, che comprendono meglio le intenzioni degli utenti. La SEO non sarà più solo questione di parole chiave, ma si concentrerà sulla semantica e sulla capacità di fornire risposte complete e pertinenti alle query degli utenti. I contenuti dovranno essere organizzati in cluster che coprono argomenti correlati, permettendo ai motori di ricerca di comprendere meglio le relazioni tra i concetti.

Ma la maggior parte degli utenti realizzano testi con CharGPT con prompt del tipo scrivi un post per blog a tema…

Ed è veramente facile capire se un testo è scritto con un AI.

Infatti i software che riconoscono se un testo è stato generato da un’AI utilizzano diverse tecniche basate su modelli di apprendimento automatico e analisi del linguaggio.

Alcuni dei metodi più comuni:

  • I testi generati dall’intelligenza artificiale spesso seguono schemi ripetitivi o prevedibili. Gli strumenti di rilevamento possono identificare la presenza di queste regolarità. Ad esempio, modelli di linguaggio come GPT possono produrre testi fluidi, ma a volte mostrano una mancanza di coerenza logica o ripetono frasi o strutture simili.
  • Alcuni software confrontano il testo con grandi set di dati di testi scritti da esseri umani. Se le strutture linguistiche, lo stile o l’uso delle parole nel testo analizzato si discostano troppo dai modelli comuni di scrittura umana, è possibile sospettare che il testo sia generato da una macchina.
  • I testi generati dall’AI possono avere una sintassi complessa o una fluidità grammaticale simile a quella umana, ma spesso mancano di profondità concettuale o danno risposte superficiali e inconsistenti. Strumenti di rilevamento analizzano quanto il testo sia complesso e coerente dal punto di vista semantico.
  • Alcune tecnologie AI, come quelle sviluppate da OpenAI, stanno sperimentando l’uso di “watermark” invisibili nel testo, ossia segnali o schemi che indicano che un determinato testo è stato generato da un modello di intelligenza artificiale.
  • Gli esseri umani tendono a mantenere un filo logico più coerente nel discorso. I testi generati dall’AI, sebbene siano grammaticalmente corretti, potrebbero avere passaggi che non si collegano logicamente o concettualmente tra loro.

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2. Ottimizzazione per la ricerca vocale

Nel 2025, il 20% delle ricerche sarà effettuato tramite dispositivi vocali come Siri, Alexa e Google Assistant. Le query vocali sono più lunghe e naturali rispetto a quelle digitate, richiedendo una strategia SEO che includa parole chiave a coda lunga e risposte dirette alle domande degli utenti. Inoltre, la maggior parte delle ricerche vocali riguarda attività locali, per cui l’ottimizzazione dei contenuti per le ricerche locali sarà cruciale.

3. SEO per i video e i contenuti visivi

Il video continuerà a dominare il web: si prevede che entro il 2025, l’82% del traffico internet globale sarà generato dai video. Google e altri motori di ricerca favoriranno sempre di più contenuti video ottimizzati, includendo titoli descrittivi, trascrizioni e tag pertinenti. Anche la ricerca visiva, grazie a strumenti come Google Lens, sarà in crescita: ottimizzare immagini con testo alternativo, nomi file descrittivi e immagini di alta qualità diventeranno strumenti fondamentali per ottenere visibilità.

4. Core web vitals e esperienza utente

I Core Web Vitals, ovvero velocità di caricamento, interattività e stabilità visiva, continueranno a essere cruciali per il ranking. Un sito che offre un’esperienza utente fluida, veloce e ottimizzata per i dispositivi mobili sarà premiato nei risultati di ricerca. Con oltre il 60% del traffico web proveniente da dispositivi mobili, Google darà sempre maggiore priorità ai siti mobile-friendly.

5. Ottimizzazione per la ricerca conversazionale

Con i progressi nell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), i motori di ricerca sono diventati sempre più capaci di interpretare query in modo conversazionale. Le aziende dovranno ottimizzare i loro contenuti per fornire risposte precise e concise, cercando di ottenere il featured snippet, ossia la risposta in evidenza nelle SERP. Questa strategia aiuterà a catturare una quota significativa del traffico organico.

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